lunedì 24 gennaio 2011

28 gennaio manifestazione regionale FIOM, studenti e lavoratori uniti!


volantino scuola e università

SCIOPERO E MANIFESTAZIONE REGIONALE FIOM
venerdì 28 gennaio, Lanciano

per difendere i diritti di tutti i lavoratori, per rilanciare il movimento studentesco

AUTOBUS DALL'ABRUZZO:

CHIETI: Tel 3316821388
VASTO: Tel 3357582093

PESCARA E PROVINCIA:
Tel 3403701978 - 3316695227

TERAMO E PROVINCIA:
Tel 3281098528 - 3467472064

L’AQUILA: Tel 3890495143
VALLE PELIGNA: Tel 3452616927


coordinamento regionale unitario GC-FGCI
www.giovanicomunistiabruzzo.org - http://fgciabruzzo.blogspot.com
3890495143 - 3467472064


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LANCIANO: UNA STRAORDINARIA GIORNATA DI LOTTA, ORA LO SCIOPERO GENERALE

Oggi a Lanciano, come in molte altre città italiane, la piazza torna a far sentire la propria voce in occasione dello sciopero indetto dalla Fiom. Una manifestazione più che mai necessaria e di vitale importanza, in un momento come questo il cui il modello Marchionne, con la sua spietata logica del profitto ad ogni costo, si sta affermando con prepotenza in tutti gli ambiti della nostra società. Un modello volto a far pagare allo stato sociale il prezzo di una crisi che nasce dalle speculazioni finanziarie.

Lavoratori privati dei loro diritti, studenti che si trovano a fare i conti con una scuola e un'università distrutta senza alcuna certezza per il futuro, cittadini a cui è tolta persino la sicurezza di un'acqua pubblica e di tutti, si sono ritrovati oggi uniti contro i ricatti, per i diritti, in difesa dei beni comuni.

Come Giovani Comunisti e come studenti, lavoratori - precari e non - siamo scesi in piazza non per una mera azione solidaristica, ma perché consapevoli che se generale è all'attacco allo stato sociale e ai beni comuni, la risposta deve e non può che essere quella di una generalizzazione delle lotte, di un'unione delle forze di tutte/i contro la crisi, contro Berlusconi e contro Marchionne in modo che il conflitto sociale raggiunga una vittoria stabile.

Con tutta la piazza, e grazie in particolare all'ottimo lavoro dei Giovani Comunisti di Lanciano, a gran voce abbiamo richiesto e continueremo a richiedere lo sciopero generale di tutte le categorie, perché siamo giunti alla chiave di volta della crisi capitalistica in corso: o ne usciamo con un' azione duratura e coordinata dei movimenti di tutti i soggetti interessati, o rimarremo schiacciati sotto il peso delle privatizzazioni di lavoro, scuola, acqua e di tutti i beni comuni. E noi non possiamo permetterlo.

28/01/11

Giulia Candeloro - coordinamento regionale Giovani Comuniste/i - FGCI

lunedì 17 gennaio 2011

SCIOPERO GENERALE FIOM: SE NON ORA QUANDO?

scarica il volantino


SCIOPERO GENERALE FIOM: SE NON ORA QUANDO?


per difendere i diritti di tutti i lavoratori, per rilanciare il movimento studentesco
le ragioni che ci uniscono, le risposte da mettere in campo

SABATO 22 GENNAIO, ORE 16:00
sala conferenze Museo Colonna
Lungomare G. Matteotti, 131 (c/o piazza Primo Maggio), PESCARA

relatori:

Francesco Cori - Coordinamento Precari Scuola Roma

Nicola di Matteo - segretario regionale Fiom Abruzzo

Andrea Devoto - esecutivo naz. FGCI

Francesco D'Agresta - coordinamento naz. Giovani Comunisti/e

con l'intervento di esponenti del movimento studentesco e dei precari della scuola dal territorio regionale


Coordinamento regionale unitario Giovani Comunisti/e - FGCI Abruzzo
www.giovanicomunistiabruzzo.org - http://fgciabruzzo.blogspot.com/
info: 3890495143 - 3467472064



Documento politico per il coordinamento regionale unitario GC - FGCI

La fase politica che stiamo vivendo mette in rilievo, in modo ancora più evidente, la crisi che attraversa il sistema capitalista, con le sue forme autoritarie di “ristrutturazione”: un attacco, tanto vile quanto duro, ai diritti dei lavoratori e degli studenti.

I casi recenti di Pomigliano e Mirafiori ne sono gli esempi più eclatanti. Cosi come la disastrosa controriforma Gelmini, che mina alla base la possibilità stessa di poter sviluppare in Italia un sistema della formazione dove ricerca, progresso culturale, accesso alla conoscenza paritario per tutti degli studenti siano le priorità dell'intervento dello Stato.

Sul lavoro. Oggi, nel nostro paese, è possibile assistere alla proclamazione di referendum vertenti non solo, come asserisce la propaganda, sulla minaccia di abbandonare gli investimenti della FIAT nelle fabbriche italiane, bensì su riduzione delle pause, sovraccarico di straordinari e su diritti indisponibili dei lavoratori (diritto di sciopero su tutti). Ciò vuol dire che nemmeno gli stessi lavoratori a tali diritti possono rinunciare.

Ben 2 referendum capestro, in cui è stato detto ai lavoratori o si vota a favore delle innovative (leggi ottocentesche) politiche aziendali o l’azienda stessa delocalizza la produzione, lasciando senza presente né futuro migliaia di operai. Gli effetti che tale eventualità avrebbe sono noti, ed hanno portato ad un’espressione di voto non libera, non convinta, non voluta, sotto il ricatto mafioso ed arrogante di una classe dirigente sempre più aggressiva nel suo programma di ristrutturazione sociale in senso antidemocratico.

Ma gli straordinari risultati del “no” di Pomigliano prima e di Mirafiori poi rappresentano una grande risposta della classe operaia, che non si è lasciata intimidire dai ricatti di Marchionne ed ha rilanciato con lo sciopero generale FIOM indetto per il 28 gennaio, aperto alla mobilitazione del movimento studentesco: sciopero che noi riteniamo debba essere trasformato esteso a tutti i lavoratori e di tutti i settori sociali in lotta contro l'offensiva padronale e la destra politica. E' per questo che siamo e saremo con gli operai e le operaie della FIOM nella loro lotta non solo per il contratto, ma per l’esistenza stessa di un sindacato che sia ancora espressione dei lavoratori e non contro di essi.

La fase è segnata inoltre da un attacco ignobile al diritto allo studio, a cui noi, al fianco e come componente d'avanguardia del movimento studentesco, cerchiamo di porre un freno. I tagli del FFO alle università, l’inserimento dei privati (anche non investitori) nei CdA d'Ateneo, che vanno a sostituire il già antistudentesco e baronale Senato Accademico, i tagli drammatici (84%) alle borse di studio statali basate sul reddito, rimpiazzate dal “prestito d'onore” in nome di una falsa meritocrazia classista, sono volti evidentemente a rendere la nostra società più ignorante, più elitaria, meno solidale, meno critica. Affinché le attuali classi dirigenti possano continuare a disporre della cosa pubblica a proprio comodo.

Noi non ci stiamo. E' partendo principalmente da questi due dati, ovviamente non gli unici (potremmo parlare della crisi internazionale del capitale, della guerra senza fine in Afghanistan, di un’Europa che si rivela solo dei mercati e non delle persone, men che meno dei lavoratori), impone una riflessione sul futuro, nel XXI secolo, dei giovani italiani e, tra i giovani, sul ruolo di noi comunisti.

Che fare? Noi, dall’Abruzzo, recependo il messaggio unitario della Federazione della Sinistra, vogliamo unire gli sforzi e, sin d’ora, dare avvio a progetti e iniziative concrete sui territori, così come a momenti di confronto e di elaborazione politica e ideologica. Tutto ciò insieme. Perché l’unità dei comunisti e di tutta la sinistra di alternativa, oggi più di ieri, è la via da seguire tanto a fronte della deriva da basso impero della destra politica e degli attacchi padronali, tanto a fronte del fallimento di un bipolarismo politico che, benché sia stato il tentativo di dare forma politica perfetta alla stabilità della restaurazione sociale antidemocratica, è oggi sempre più in crisi, a fronte delle istanze di alternativa avanzate della ribellione sociale che progressivamente va crescendo nel paese.

E se noi, come vogliamo e crediamo, sentiamo forte l’esigenza di opporci, lottare, contestare, proporre, dobbiamo unirci, in tutti i territori, al di là della varia presenza delle nostre organizzazioni, sviluppando percorsi ed iniziative unitarie delle nostre due organizzazioni giovanili, a concretizzare la rinnovata unità dei giovani della Federazione e il messaggio, altrettanto forte, che da noi parte, la voglia di riunire tutti i comunisti e tutto il popolo della sinistra di alternativa.

La prospettiva è tracciata. Noi comunisti, noi giovani, aspiriamo ad essere un'unica più grande forza che guidi la nostra generazione verso la consapevolezza di dover lottare per i propri diritti, nella volontà, insopprimibile, di resistere, contestare, proporre l’alternativa a questo modello di società.

Per questo proponiamo la costituzione di un “coordinamento regionale unitario” delle organizzazioni giovanili aderenti alla FdS (GC e FGCI). Un organismo unitario, espressione delle esigenze e delle proposte di tutti i militanti, in movimento per la trasformazione dello stato di cose presenti, per tornare, in Abruzzo, a lottare. Insieme.