venerdì 17 dicembre 2010

Ci avete tolto troppo, adesso rivogliamo tutto

Pescara
sabato 18 dicembre ore 17.30
presso Sala CGIL - Camera del lavoro Pescara
Via Benedetto Croce, 109

Ci avete tolto troppo, adesso rivogliamo tutto

Dopo le manifestazioni a Roma di martedì 14 dicembre, incontriamoci per ragionare su quanto accaduto e rilanciare e saldare le nostre lotte. Anche in vista del prossimo voto sul DDL Gelmini al Senato.

Per tutti quelli che sono saliti sui pullman per Roma, per chi è restato a casa e si è indignato, per tutti quelli che hanno voglia di riprendere in mano il proprio futuro, per tutti quelli che sono stufi della violenza e dell'arroganza quotidiana di un sistema fatto di precarietà, impoverimento, esclusione, razzismo, sessismo.

Da Roma a Londra, ad Atene c'è un'Europa che si rivolta contro le politiche di austerità dei banchieri e burocrati del patto di Maastricht. C'è un'Europa sociale che prende parola. C'è un' Europa ed un'Italia da ricostruire. Come, da dove, in che modo è il compito che spetta a chi scende in strada, a chi è stanco di delegare e vuole essere protagonista del cambiamento.

"Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso"

Organizza:
Rifondazione Comunista, Giovani Comunisti/e, Brigata di Solidarietà Attiva, Reti studentesche.

lunedì 6 dicembre 2010

12 dicembre 1970-2010: 40 anni di lotte studentesche, ricordando Saverio Saltarelli

domenica 12 dicembre
ore 16:30
iniziativa pubblica presso la Sala Consiliare del Comune di Pescasseroli (Aq)

La presenza politica dei comunisti a Pescasseroli nel periodo fra le due guerre.
Relatore: Riccardo Lolli

Gli anni '70 a Milano, la stagione delle stragi e del movimento studentesco; la figura di Saverio Saltarelli, compagno, studente.
Relatore: Giovanna Capelli – Comitato Politico Nazionale Rifondazione Comunista, negli anni '70 dirigente del movimento studentesco di Milano

Il movimento studentesco di oggi: le lotte in Abruzzo contro la “riforma” Gelmini.
Relatore: Francesco Marola – Giovani Comunisti/e Abruzzo

introduce e coordina:
Silvano Di Pirro - consigliere comunale Pescasseroli, gruppo Bene Comune / Rifondazione Comunista

intervengono:
Maurizio Acerbo – consigliere regionale PRC-FdS
Antonio Saia - consigliere regionale PdCI-FdS
Marco Fars – Segretario regionale PRC-FdS
Antonio Macera – Segretario regionale PdCI-FdS


per informazioni: 3890495143 - 3483056354


SAVERIO SALTARELLI:

La Federazione della Sinistra ricorda Saverio Saltarelli a 40 anni dalla sua uccisione, avvenuta a Milano all'età di soli 23 anni durante la repressione delle manifestazioni popolari nel primo anniversario della bomba di Piazza Fontana (12 dicembre 1970), città dove frequentava la facoltà di giurisprudenza e lavorava per mantenersi gli studi.

La vita di Saverio, giovane militante di sinistra originario di Pescasseroli, simboleggia la vicenda di un'intera generazione che maturò l'impegno politico ideale e militante nelle vicende cruciali segnate dalla strategia delle bombe, dai tentativi di colpi di stato e di manomissione violenta della democrazia.

Riteniamo questa iniziativa doverosa verso l'esperienza umana e politica di un giovane compagno, il cui ricordo è giusto che viva nelle aspirazioni delle nuove generazioni impegnate nelle lotte di oggi per la difesa dei diritti democratici, per scuole e università pubbliche di qualità, e viva in chiunque si impegni “nella lotta per la democrazia e il socialismo”, come è scritto nella lapide commemorativa posta sul luogo dove venne colpito mortalmente da un candelotto lacrimogeno.

Ricordo di Saverio Saltarelli sul sito "www.pernondimenticare.net"

lunedì 29 novembre 2010

OCCUPATA L'UNIVERSITA' DE L'AQUILA CONTRO IL DDL GELMINI

L'AQUILA - 30 novembre: I Giovani Comunisti hanno promosso e partecipano attivamente al movimento universitario che, a partire dall'iniziativa lanciata venerdì scorso in cui insieme sono saliti sui tetti della facoltà di lettere a Bazzano, oggi ha dato luogo ad una manifetazione nel centro storico de L'Aquila.

Questa mattina in oltre 500 abbiamo oltrepassato la Zona Rossa e abbiamo posto i nostri striscioni sulla vecchia sede della Facoltà di Lettere a Palazzo Camponeschi. Oggi questa sede diventa il luogo simbolico che raffigura lo stato di macerie in cui il Governo Berlusconi e il Ministro Gelmini hanno ridotto il sistema universitario italiano.

Il DDL Gelmini mette in crisi l'Università pubblica in Italia a partire dal Diritto allo Studio, che viene cancellato per centinaia di migliaia di studenti con l'introduzione del Prestito d'onore che, in nome di una tanto sbandierata quanto falsa meritocrazia, elimina di fatto il sistema di borse di studio statali basate invece sul reddito.

Un DDL volto all'ulteriore precarizzazione del sistema della ricerca e che chiude in maniera classista l'accesso al sistema della formazione e della conoscenza. Un DDl che, come molte altre "riforme" ed interventi di questo Governo, fa pagare la crisi alle classi sociali più deboli, ai lavoratori, ai giovani, alle donne e ai precari.

E' per questi motivi che anche a L'Aquila, tra le macerie dei monumenti del centro storico, abbiamo proclamato l'OCCUPAZIONE delle Facoltà di Lettere e del Polo Scientifico: per difendere l'Università pubblica italiana insieme a studenti, ricercatori, docenti e personale universitario.


Francesco Marola
Coordinatore regionale
Giovani Comunisti/e Abruzzo



venerdì 26 novembre 2010

L'Aquila: i GC sul tetto di Lettere in Rivolta

Questa mattina come Giovani Comunisti abbiamo preso parte alla manifestazione auto-organizzata dagli studenti della facoltà di Lettere, siamo saliti sul tetto dell'edificio con megafoni, striscioni e bandiere per gridare la nostra contrarietà al ddl Gelmini.

Abbiamo manifestato per la difesa del diritto allo studio, le borse di studio secondo quanto previsto nel ddl infatti non saranno più erogate dallo Stato ma da una SpA sotto forma di prestito temporaneo (prestito d'onore) su base meritocratica e non più per criteri di reddito: potrà permettersi gli studi solo chi avrà la possibilità economica di sostenerli.

Inoltre abbiamo manifestato contro la privatizzazione di fatto dell'università avviata dal ddl sotto la forma mascherata del cda con il 40% minimo di esterni privati che imporrà i percorsi didattici e di ricerca.

Anche i ricercatori sono intervenuti per spiegare agli studenti le ragioni della loro protesta.

E' inaccettabile questa riforma fatta di soli tagli, ispirata più dal ministero dell'economia di Tremonti che da quello dell'Istruzione, per cui la formazione è vista solo come un costo e non come una risorsa.

Protestiamo contro il ddl anche a L'Aquila perché, anche se viviamo i particolari e pesantissimi disagi dovuti alla condizione del post terremoto come l'assenza di mense, e ad oggi la mancata copertura delle borse di studio del presente a.a., abbiamo il dovere di fare la nostra parte in una mobilitazione nazionale che in queste ore coinvolge tutti gli atenei del paese.

Condividiamo la proposta formulata dall'assemblea degli studenti al termine della manifestazione, ovvero il corteo di lunedì 29 novembre ore 10 con percorso dal polo di coppito fino la prefettura presso la gdf.

Invitiamo tutti gli studenti e tutte le componenti universitarie dell'Aquila ad aderire alla manifestazione, come Giovani Comunisti a L'Aquila come in tutta Italia proseguiremo a oltranza la mobilitazione affinché venga ritirato il ddl.

Giovani Comunisti L'Aquila

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PER LUNEDì 29 DISDETTO IL CORTEO DA COPPITO!

l'assemblea universitaria che si è tenuta ieri alle 17:00 in piazza duomo ha stabilito che nella mattinata di lunedì si terranno assemblee straordinarie in tutte le facoltà a partire dalle ore 9:00 per poi decidere le mobilitazioni contro il DDL della giornata.
massima presenza di tutto il mondo universitario e massima determinazione contro il DDL Gelmini!
difendiamo l'Università pubblica e i nostri diritti, il DDL non deve passare!

giovedì 18 novembre 2010

20 NOVEMBRE, L'AQUILA CHIAMA LE BSA!


L'Aquila manifestazione nazionale 20 novembre

Pullman da Pescara Tel 08566788 - 3381195358

info corteo: BSA L'Aquila 3336936168


Le Brigate di Solidarietà Attiva sono nate nel territorio aquilano, nel periodo più duro che esso abbia attraversato. Hanno risposto alla repressione delle forze cittadine da parte dei poteri forti autogestendo due campi tenda, proponendo come alternativa all'assistenzialismo subdolo del governo (teso unicamente all'appiattimento delle volontà collettive territoriali allo scopo di reprimere il dissenso verso una non condivisa, falsa e scarsamente utile "risoluzione" dell'emergenza abitativa) una reale e attiva solidarietà che non fosse composta di doni calati dall'alto, ma che si presentasse come un'orizzontale determinazione alla risoluzione delle infinite problematiche incontrate. Per questo L'Aquila è e sarà sempre grata alle Brigate di Solidarietà Attiva.

Ma le Brigate non si sono fermate. Riproponendo la stessa forma di attività volontaria orizzontale e solidale, unita allo spirito della lotta per la giustizia sociale, si sono avventurate nell'esperienza di Nardò costruendo un campo che ospitasse i migranti che ogni anno lavorano in nero nei campi, vivendo senza casa e servizi minimi in aperta campagna. Da quel momento in poi al fianco di tutte le realtà popolari colpite da questa gestione della crisi "da destra", e al fianco di tutte le lotte popolari e operaie (come la manifestazione FIOM a Roma del 16 Ottobre), ci saranno le brigate, spinte dall'attenzione al mondo del lavoro che le contraddistingue come associazione sì, solidale, ma Comunista in primo luogo.

Oggi L'Aquila chiama l'Italia, questa volta non per chiedere aiuto, ma per lottare insieme ad essa. L'Aquila chiama l'Italia del "No alle grandi opere inutili", perché ha conosciuto in prima persona la cementificazione scellerata senza concertazione con la popolazione in favore di cricche d'affari miliardari. L'Aquila chiama l'Italia di Terzigno e Chiaiano, perché ha visto in prima persona gli effetti devastanti e antidemocratici della logica del commissariamento, che esautora le elette istituzioni locali in favore di un'autoritaria e interessata elite.

L'Aquila chiama l'Italia del 16 ottobre, della Fiom, dei metalmeccanici ma anche dei precari, perchè nel cratere non è stato fatto nulla ancora per i disoccupati post-sismici. L'Aquila chiama l'Italia di Nardò perché a lavorare nei cantieri sono gli "invisibili" migranti, e nessuno può sapere in che condizioni sono perché per quello Stato che è assistenzialista solo quando gli fa comodo non esistono.

L'Aquila chiama le Brigate di Solidarietà Attiva, perché hanno saputo rispondere intelligentemente non solo alle esigenze materiali della gente aquilana il 7 Aprile, ma hanno anche risposto alle esigenze sociali e organizzative di questa e hanno saputo lottare con essa quando è stato necessario. Sappiamo risponderanno positivamente a quest'ultimo, nazionale, SOS.

Matteo di Genova

Giovani Comunisti/e - Responsabile Brigata Solidarietà Attiva L'Aquila

Contro la riforma Gelmini, per il diritto allo studio

17 NOVEMBRE 2010: 1500 studenti a Pescara sfilano per il ritiro della Riforma Gelmini ed i tagli a scuola ed università

Oggi come in centinaia di città italiane anche a Pescara 1500 studenti delle scuole della nostra città : Liceo Scientifico “Galilei”, I.P.S.S.A.R. “De Cecco”, ITCGT Acerbo, ITIS A. Volta, Liceo artistico “G. Misticoni”, Liceo scientifico Da Vinci, Liceo Classico “G. D’Annunzio”,ITC Torre de passeri, Istituto Magistrale "G. Marconi" , Istituto d'Arte "V. Bellissario", ITIS Alessandrini, ITCG Manthonè, sono scesi in piazza per far sentire la loro voce per il diritto allo studio garantito a tutti, contro i tagli del governo Berlusconi a scuola ed Università.
Hanno aderito al corteo gli studenti di Lanciano, gli studenti universitari, i Giovani Comuniste/i, la Fgci e la Flc-Cgil, l’Uds.

Ecco l’elenco di alcuni striscioni che sono stati sventolati oggi: “il sapere non è una merce”, “Ridateci il futuro, Rete Studenti PE”;“i nostri destini non fanno rima con Gelmini”, “Se ignoranti ci volete, ribelli ci avrete”, ”più 16 mld per i cacciabombardieri meno 8 per la scuola;” noi la crisi non la paghiamo”; “make school, not war”; “La scuola pubblica va in fumo”; “Anche se ora vi credete assolti siete lo stesso coinvolti”.

La voce degli studenti si è alzata forte contro i tagli alla scuola pubblica, infatti mentre si continuano a finanziare le scuole private e l’ esercito sono stati tagliati 8 miliardi alla scuola pubblica, sono stati spesi 14 miliardi per dei cacciabombardieri e 245 milioni sono stati stanziati alle scuole private!

Oggi con la cosiddetta riforma Gelmini, la scuola pubblica, è svuotata di contenuti ed obiettivi, impoverita di risorse economiche ed insegnanti, privatizzata e classista. Il governo delle destre e dei padroni completa così il processo di espulsione di fatto dal sistema formativo dei figli dei lavoratori e dei soggetti sociali più deboli.

La scuola pubblica come la vediamo noi deve essere finanziata dallo Stato, aperta a tutti, laica e democratica, basata sui valori costituzionali dell’ antifascismo e dell’ antirazzismo.

La piazza ha poi ribadito la partecipazione degli studenti alla manifestazione “L’Aquila chiama Italia”, il 20 novembre 2010.

A fine corteo gli studenti si sono riuniti in assemblea e sono intervenuti studenti medi e universitari, insegnanti precari, l’ Abruzzo Social Forum contro la privatizzazione dell’ acqua.

La lotta continuerà ad oltranza fino al completo ritiro dei decreti e alle dimissioni della Gelmini.

Noi la crisi non la paghiamo!

RETE STUDENTI PESCARA


PROSSIMA ASSEMBLEA Rete Studenti Pescara
Mercoledì 24 NOVEMBRE ALLE ORE 17 A RADIO CITTà, VIA LAZIO N 42

Le foto del corteo


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30 OTTOBRE: LA RIFORMA NON LA VOGLIAMO - NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO

Nella manifestazione studentesca di oggi a L'Aquila è stato questo lo slogan dominante.

Riassume benissimo i motivi della protesta contro la "controriforma" di scuola e università pubbliche voluta da Gelmini e dal governo Berlusconi:

tagliano senza pietà fondi, borse di studio e posti di lavoro di docenti precari e ricercatori, perché vogliono far pagare a scuola e università pubbliche i costi della crisi causata dalla speculazione della stessa classe padronale che non subirà la durezza di questa riforma, perché continuerà a mandare i propri figli in scuole private, che invece ricevono dallo Stato i finanziamenti sottratti al pubblico. Per questo diciamo che questa è una riforma classista che vuole riportare indietro nel tempo la società italiana.

Nel frattempo con il ddl lavoro è passata l'ennesima legge vergogna di questo governo, l'apprendistato professionalizzante che prevede si possa assolvere l'obbligo scolastico andando a lavorare a 15 anni, abbassando di fatto l'età dell'obbligo. Vergogna!

Gli studenti dei Giovani Comunisti assieme a docenti, personale ata, precari, continueranno a resistere ad oltranza con tutti i mezzi necessari fino a quando la controriforma non verrà ritirata, e a lottare per una scuola pubblica accessibile a tutti, di massa e di qualità

CONTRO:

- tagli di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica;
- 150 milioni di euro all’anno per la scuola
privata;
- licenziamento di 84 mila docenti e 43 mila lavoratori Ata;
- impoverimento della didattica e affossamento del diritto allo studio

PER:

- l'introduzione dell’obbligo scolastico fino a 18 anni;
- sussidio di 200 euro per ogni studente con reddito familiare basso;
- gratuità dei libri di testo;
- piano decennale sull’edilizia scolastica;
- stabilizzazione di tutti i precari della scuola;
- adeguamento delle risorse per l’istruzione alla media europea

Giovani Comunisti L'Aquila

venerdì 8 ottobre 2010

16 ottobre i GC con la Fiom! pullman dall'Abruzzo

Sabato 16 ottobre i Giovani Comunisti lottano uniti con gli operai e le operaie della Fiom!


Stiamo organizzando pullman da diverse città della nostra Regione:

per informazioni:

info@giovanicomunistiabruzzo.org 3890495143


PULLMAN DA VASTO-LANCIANO-CHIETI:

VASTO: Tel 3357582093 mail: segreteria@rifondazionevasto.com

CHIETI: Tel 33316821388 mail: ridigre@gmail.com

PULLMAN DA PESCARA:

Tel 3403701978 - 3316695227 - 085 66788 mail: info@rifondazioneabruzzo.org e rifondazione.pescara@gmail.com

PULLMAN DA TERAMO-GIULIANOVA:

Tel 3281098528 mail: marco.palermo@infinito.it

PULLMAN DA L’AQUILA:

Tel 3890495143 mail: rifondazionelaquila@gmail.com

VALLE PELIGNA:

Tel 3452616927


Volantino università: ma quale riforma???

clicca per ingrandire, stampa e diffondi

venerdì 17 settembre 2010

Volantino scuola: inizia la scuola, inizia la lotta

clicca per ingrandire, stampa e diffondi

Pescara: riaprono le scuole, riparte il movimento studentesco

La Rete Studenti Pescara protagonista delle lotte contro la Riforma Gelmini e il Piano di riordino scolastico provinciale proposto dalla Giunta Testa lo scorso anno è tornata a riunirsi domenica 12 settembre, presso il mercatino del libro usato di Piazza dei Grue, 39 a Pescara.

Forte di aver bloccato il piano di riordino provinciale che avrebbe portato ulteriori tagli oltre quelli già previsti dalla controriforma Gelmini e dalle Finanziare del governo Berlusconi, parteciperà ed ha contribuito ad organizzare una serie di iniziative per la difesa della scuola pubblica.

Nella settimana di riapertura delle scuole secondarie della Provincia di Pescara si procederà un volantinaggio a tappeto, con lo slogan “La scuola siamo noi – la lotta fa scuola”; inoltre abbiamo partecipato al sit-in previsto per il 15 settembre alle ore 15.00 sotto la sede Rai Regionale promosso dai COBAS-SCUOLA, e alla FESTA DELLA CONOSCENZA promossa in collaborazione con FLC-CGIL , Rete dei precari e degli insegnati per il 18 settembre in Piazza Sacro Cuore dalle 18.00 alle 22.00 con un proprio stand informativo e creativo.

Aderiscono alla Rete le/i Giovani Comuniste/i e la FGCI. La rete è aperta a tutte le studentesse e gli studenti che condividono l’idea di una scuola pubblica, laica, plurale e democratica; libera da ogni forma di razzismo, sessismo ed omofobia, fondata sui valori costituzionali dell’antifascismo.

Per una scuola pubblica di qualità aperta a tutti chiediamo
  • Il ritiro dei tagli previsti dalla L.133/08 ed i successivi tagli
  • Il ritiro della L. 169/08: controriforma Gelmini;
  • La cancellazione dei finanziamenti alle scuole private;
  • L’impegno dello Stato a pagare i debiti alle scuole;
  • La nomina in ruolo dei precari docenti e amministrativi su tutti i posti vacanti e disponibili;
  • La messa in sicurezza di tutti gli edifici;
  • L’istituzione di un fondo regionale per coprire i tagli della Gelmini

ORGANIZZA LA TUA RABBIA, PER UNA SCUOLA DI QUALITA’

Rete Studenti Pescara

Ci trovi su Facebook “Rete studenti Pescara"
Info 346 9841785 - retestudentipescara@hotmail.it

La Rete si riunisce tutti i martedì alle h 17 presso i locali di Radio Città in Via Lazio, 42 a Pescara

giovedì 9 settembre 2010

SOLIDARIETA' RESISTENTE per gli antifascisti denunciati a Sulmona


Dibattiti, cena sociale, concerti
per sostenere gli antifascisti denunciati a Sulmona

Giovedì 16 Settembre
CaseMatte - Collemaggio (AQ)

promotori: Sulmona Left, 3e32, Epicentro Solidale, Giovani Comunisti/e

TUTTI GLI INCASSI DELLA CENA SOCIALE E DELLE BEVANDE ANDRANNO A SOSTENERE LE SPESE LEGALI DEGLI ANTIFASCISTI DENUNCIATI



ore 18,30
DIBATTITO: neofascismo, razzismo, autoritarismo come risposta da destra alla crisi
INTERVIENE: Francesco D'Agresta (coordinamento nazionale Giovani Comunisti/e)

ore 20,30
CENA SOCIALE

ore 22,30
CONCERTI E DJ-SET

mc Raperito (Venezuela)
Hade (TE)
Zona Rossa Krew (AQ)
Kento (RC)

Radio R-Esist (Sulmona)
99 City Rockers (AQ)

I Giovani Comunisti con i precari della scuola

Questa mattina i Giovani Comunisti e il Partito della Rifondazione Comunista hanno sostenuto con la loro presenza il presidio dei precari della scuola presso il provveditorato dell'Aquila.

I tagli della Gelmini colpiscono tanto gli isegnanti precari e i lavoratori della scuola quanto gli studenti, che vedono sempre più impoverita la qualità della scuola pubblica proprio mentre vengono incrementati i finanziamenti a quella privata: dietro la cosiddetta "riforma" c'è il progetto di ristrutturare la società in senso classista, con la cancellazione del diritto allo studio che deve garantire un'istruzione di qualità anche a chi proviene dalle famiglie meno abbienti.

Ancora più vergognosa è stata la falsa promessa della Gelmini di risparmiare dai tagli le zone già colpite dalla crisi socio-economica dovuta al sisma del 6 aprile, mentre è confermato il taglio di 700 posti di lavoro nell'aquilano.

Come studenti e come Giovani Comunisti saremo sempre al fianco dei lavoratori della conoscenza per difendere la scuola e l'università pubbliche, a partire dagli scioperi e manifestazioni di quest'autunno.

8 settembre


Giovani Comunisti/e L'Aquila

sabato 21 agosto 2010

Pescara, Penne. Manoppello: mercatini del libro usato contro la crisi

Sono due i mercatini del libro usato organizzati dalle/dai Giovani Comuniste/i, a Pescara e Penne. I fondi raccolti verranno utilizzati per attività sociali: Corsi di recupero e progetti di solidarietà.

Lunedì 23 agosto inizia la vendita al mercatino di Pescara in Piazza dei Grue, 39.
Martedì 24 agosto inizia la raccolta libri al mercatino di Penne su Corso Alessandrini, 64

Le/i giovani comuniste/i della Provincia di Pescara hanno organizzato, insieme al movimento dell’Onda ed alla Rete nazionale Libri Liberi, per il settimo anno consecutivo, il mercatino dei libri usati per denunciare il caro-libri e l’ondata speculativa che si cela dietro le fantomatiche “nuove edizioni” ed anche per quest’anno sono orgogliose/i di rendere nota l’esistenza di ben due mercatini nel territorio della nostra Provincia: uno a Pescara ed uno a Penne. Siamo l’unica organizzazione politica giovanile che mette a disposizione il proprio attivismo e volontariato per un’azione concreta contro la crisi. A riprova della bontà della nostra azione, oggi sia privati che librerie sono costretti a fornire libri usati, ma noi restituiamo il 10% in più rispetto agli altri mercatini.

Inoltre con il mercatino delle Giovani Comuniste/i - Rifondazione Comunista sostieni:

- I CORSI DI RECUPERO PER GLI STUDENTI CHE PROMUOVEREMO A PARTIRE DALL’AUTUNNO
- LE BRIGATE DI SOLIDARIETà ATTIVA
- LA CAMPAGNA REFERENDARIA PER L’ACQUA PUBBLICA
- LE ATTIVITà DEL MOVIMENTO STUDENTESCO PER UNA SCUOLA PUBBLICA DI QUALITà E LAICA.

Ricorda di controllare i tetti di spesa scuola per scuola per le dotazioni librarie che il ministero dell'Istruzione ha previsto per l'anno scolastico 2010-2011. Tetti di spesa purtroppo palesemente violati con l’escamotage di indicare come “consigliati” (quindi non conteggiati nel tetto di spesa) libri di testo come ad esempio le letterature o le materie di indirizzo di cui non si può fare a meno.

Per il futuro noi chiediamo:

* l’aumento dei fondi destinati dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Pescara destinato alle famiglie per l’acquisto libri, tagliando inutili spese di rappresentanza.
*libri di testo gratuiti per tutti gli studenti della scuola dell'obbligo
* comodato d'uso gratuito dei libri in tutte le scuole
* l'IVA al 4% per tutti i prodotto e tutte le attività culturali
* investimenti sulla scuola pubblica

Pescara

Piazza dei Grue, 39 (tra via Vespucci e via B.Croce) presso il circolo “A. Gramsci” di Rifondazione
Si accettano libri per le scuole medie e superiori.
La raccolta continua fino a settembre. La vendita libri inizierà Lunedì 23 agosto
Orari dal Lun al Sab H 9.30/12.30 – H 16.30/19.30. (Sabato aperti solo mattina)
Info 346.9841785 – gcpescara@hotmail.it


Penne

Corso Alessandrini 64 (vicino bottega commercio equo&solidale)
La raccolta libri inizierà martedì 24 agosto. La vendita inizierà sabato 4 settembre
Orari dal Lun al Sab H 10.30/12.30 - H 17.30/19.30. Info 334.3477154

Manoppello

Via XX Settembre presso la sala Cipressi dal Lunedi al venerdi dalle 16.30 alle 19.30. La raccolta libri e’ gia’ iniziata. Sono disponibili su richiesta anche quaderni e cancelleria a prezzi da ingrosso.

Info 333 5683983 – 3292235675 prcmanoppello@libero.it



Le/i Giovani Comuniste/i della Provincia di Pescara

www.giovanicomunistiabruzzo.org
www.controlacrisi.org

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C’è LA CRISI! GOVERNO e opposizione: mattanza sociale e TANTE parole
NOI UN’AZIONE CONCRETA: IL MERCATINO DEL LIBRO USATO.
Per il settimo anno consecutivo

Quando si avvicina il periodo di riapertura delle scuole, una delle principali preoccupazioni di milioni di famiglie è quella dell’acquisto dei libri di testo. Si arriva fino ai 500 euro annui per studente, cosa che incide molto sui bilanci familiari, spesso già in difficoltà per altre uscite come mutuo, affitto, bollette, beni alimentari, bollo, assicurazioni…

Le cause di un costo così eccessivo sono riconducibili sia all’innalzamento dei prezzi dei testi da parte delle grandi case editrici, che stampano ogni anno nuove edizioni ingiustificate cambiando solo l’impostazione grafica o l’ordine delle pagine, sia al mancato rispetto da parte delle scuole dei tetti massimi al costo dei libri. Il diritto allo studio, sancito dalla Costituzione, è affidato alle Regioni. La spesa destinata al diritto allo studio è coperta dai trasferimenti statali e dalle risorse proprie delle Regioni. Rifondazione Comunista denuncia fondi insufficienti ed in continua diminuzione, si tagliano i fondi alla scuola ed all’università ed il governo Berlusconi ha deciso di stanziare nell’ultima finanziaria (“emendamento Balilla”) ben 20 milioni di euro per organizzare corsi di formazione delle Forze Armate per i giovani. Ci vogliono ignoranti e ci preparano per essere carne da cannone per la guerra globale: in Afghanistan non muoiono i figli dei parlamentari che votano (bipartisan) il rifinanziamento delle missioni di guerra, muoiono i giovani del sud senza futuro: dal 2004 siamo arrivati a quota 28 soldati morti! Purtroppo per la imprese italiane che fanno affari in Afghanistan è ancora poco per partecipare alla spartizione della torta milionaria!

A lungo andare l'inaccessibilità allo studio diventerà ignoranza, ignoranza è incapacità di difendersi e far valere i propri diritti da lavoratore, da cittadino. La gratuità dei libri di testo per tutte/i le/gli alunne/i almeno nella fascia dell’obbligo sarebbe più che opportuna, essendo ormai prassi storica nella maggior parte dei paesi dell'unione europea.

Le/i giovani comuniste/i di Pescara hanno organizzato, insieme con gli studenti del movimento dell’onda, il mercatino del libro usato per denunciare il caro-libri e quest’anno sono orgogliose/i di farlo per la settima volta.

Siamo convinti che il mercatino sia uno strumento utile per aggregare nuovi ragazzi che hanno voglia di iniziare un percorso politico ma anche un mezzo che ci permette di autofinanziare le nostre attività ed inoltre un’azione concreta ed utile contro la crisi.
Per il futuro noi chiediamo:
* l’aumento dei fondi destinati dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Pescara destinato alle famiglie per l’acquisto libri, tagliando inutili spese di rappresentanza.
*libri di testo gratuiti per tutti gli studenti della scuola dell'obbligo
* comodato d'uso gratuito dei libri in tutte le scuole
* l'IVA al 4% per tutti i prodotto e tutte le attività culturali
* investimenti sulla scuola pubblica

Pescara Piazza dei Grue, 39 (tra via Vespucci e via B.Croce)
presso il circolo “A. Gramsci” di Rifondazione Comunista

La raccolta libri inizia il 17 agosto. La vendita libri inizierà Lunedì 24 agosto
Libri per le scuole medie e superiori. Orari dal Lun al Sab H 9.30/12.30 – H 16.30/19.30.

Info 346.9841785 – gcpescara@hotmail.it

Le/i Giovani Comuniste/i di Pescara

lunedì 26 luglio 2010

Pescara: riparte il mercatino del libro usato

Mercatino del libro usato Pescara
Piazza dei Grue, 39 (tra via Vespucci e via B.Croce)
presso il circolo “A. Gramsci” di Rifondazione Comunista

La raccolta libri inizia il 17 agosto.
La vendita libri inizierà Lunedì 24 agosto

Libri per le scuole medie e superiori. Orari dal Lunedì al Sabato H 9.30/12.30 – H 16.30/19.30.

Info 346.9841785 – gcpescara@hotmail.it

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Il mercatino del libro usato proposto dai GC a Pescara, ormai per il settimo anno consecutivo, è un posto dove vendere i propri libri usati e acquistare quelli per l’anno successivo a metà prezzo, riuscendo ad alleggerire di circa 300 euro la spesa annua che le famiglie si trovano costrette ad affrontare per consentire ai propri figli di studiare.

Questa iniziativa nasce con l'intento di arginare il costo dei libri e di proporre un alternativa efficace alle speculazioni delle case editrici che stampano ogni anno nuove edizioni, magari identiche a quelle precedenti, solamente per trarne un maggior profitto. Organizzare il mercatino vuol dire anzitutto dare una risposta concreta alla crisi e al problema del caro libri, per offrire un servizio alla comunità dimenticata da tutte le altre forze politiche. Ma non è tutto, ci offre anche l’occasione per reclamare, in quanto Comunisti, il comodato d’uso e la distribuzione gratuita dei testi scolastici e universitari per le famiglie con il reddito più basso, o per pubblicizzare, anche tramite la distribuzione di un semplice volantino, le altre campagne che da anni portiamo avanti, come ad esempio quella contro lo smantellamento della scuola pubblica.

Non una semplice attività di solidarietà quindi, ma una vera e propria iniziativa politica, perché ci concede un rapporto diretto con le persone e un ampio spazio mediatico nel territorio, necessari per far crescere in tutti uno spirito critico nei confronti delle problematiche attuali, interloquendo con chiunque venga vedere e/o comprare i libri, spiegandogli perché il libro dell’anno prima, magari del fratello maggiore, non va più bene per l’anno in corso; bisogna raccontare come la strutturazione delle scuole sul modello aziendale, in balia delle leggi del libero mercato e della mala politica, per tappare i buchi creati da banchieri e capitalisti, tagli i fondi alla cultura e alle strutture pubbliche, producendo una mercificazione dell'istruzione sulle spalle delle famiglie. In tutto ciò i fondi alle scuole private non vengono limati nemmeno di un centesimo.

Inoltre il mercatino è il modo più efficace per aggregare ed avvicinare ragazze e ragazzi ai GC, con un rinnovato interesse per il mondo della politica; non è selezionare libri, venderli, la parte più importante. La cosa che fa di un mercatino del libro usato un’esperienza come poche è l’aria che si respira dentro il circolo. Dal momento in cui si montano gli scaffali fino a quello in cui si devono riporre in un angolo continua a sentirsi aria di casa, di amicizia, di aiuto reciproco. Così quando sembra che fuori, oltre la saracinesca, muoia sempre più lo spirito di socializzazione, dentro si fa sempre più interessante.

L’anno scorso, a Pescara, il mercatino è stato un momento importante per molte persone. Il numero dei partecipanti è aumentato ed i risultati sono stati più soddisfacenti degli anni passati. Ma non importa che i risultati si facciano sempre migliori, è più importante aver condiviso con molti ragazze/i un’estate diversa. Chi si occupava della cassa, chi cercava i libri leggendo le liste che madri e ragazzi ci consegnavano, chi ragionava su come rilanciare la nostra attività, cosa organizzare una volta chiuso il mercatino, chi più semplicemente sul proprio idolo musicale. Chi attaccava un cartellone al muro, chi condivideva con centinaia di persone il caldo afoso.

In più il mercatino è funzionale anche al sostentamento dei GC che possono poi svolgere attività politica con una buona base economica. Ci consente di uscire pubblicamente come unica e vera alternativa possibile ad un sistema ormai deteriorato, impegnata nell’offrire una risposta alla crisi. È proprio sul fare che possiamo coinvolgere nuove persone nella nostra organizzazione. Abbiamo parlato tanto su come uscire dalla crisi, da sinistra e dal basso, è arrivato il momento di smettere con i buoni propositi e ripartire con azioni concrete, su quello che il nostro territorio ci offre; organizzare un mercatino del libro usato non è che un primo passo!

Luca Rossi, portavoce GC Pescara
Giulia Candeloro, portavoce GC Pescara

GIOVEDì 29 LUGLIO H 17.30 a RADIO CITTA', in via Lazio 42, PE , prima riunione organizzativa

Per INFO: Giulia 3496457620

giovedì 8 luglio 2010

Manifestazione strumentalizzata dalla sinistra? No, manifestazione provocata dalla destra. I motivi della rabbia dei cittadini aquilani

La stampa governativa di oggi sostiene che la grande manifestazione di ieri degli aquilani sia stata “strumentalizzata dalla sinistra”. Ero uno dei tanti presenti, e sono di sinistra e comunista, ma con me c'erano migliaia di cittadini e cittadine di tutte le estrazioni politiche e sociali, uniti, con una forza e una radicalità senza precedenti, dall'esasperazione provocata dalle falsità di Berlusconi, dalla protezione civile snaturata modello Bertolaso, e in ultimo dalla stretta fiscale di Tremonti che mette in ginocchio un territorio ancora in piena emergenza.

Piuttosto che tacciare gli aquilani di essere strumentalizzati dai comunisti, da infiltrati antagonisti, e via dicendo, parliamo piuttosto dei motivi per cui migliaia di cittadini hanno lottato contro quello che ha fatto e sta facendo il governo della destra. Tanto per ricordare alcune ottime iniziative intraprese in questi 15 mesi:

l'esautoramento delle istituzioni democratiche locali con la gestione commissariale e i divieti di assemblea nelle tendopoli, la cortina mediatica di Berlusconi-Bertolaso per la costruzione del consenso, la narrazione trionfalistica ed elettorale che offuscava una realtà ben più drammatica (da notare che nella città dell'Aquila la destra ha perso largamente alle elezioni provinciali);

propagandata in tutta Italia la falsità tremenda che “L'Aquila è stata ricostruita”, mentre sono state fornite sistemazioni per l'emergenza ma la ricostruzione reale della città e dei borghi del territorio è completamente bloccata per assenza di copertura finanziaria;

nella gestione dell'emergenza, la protezione civile con il suo potere d'ordinanza è stata usata come ente appaltante per andare in deroga alle leggi e alla trasparenza, ed è servita al profitto delle cricche che ridevano la notte del 6 aprile, con costi gonfiati ed esorbitanti del progetto C.A.S.E. che hanno sottratto fondi alla ricostruzione reale;

un clima di continuo ricatto per cui piccole proroghe su sospensione e restituzione delle tasse vengono concesse sempre all'ultimo minuto come regalo padronale a poveri mendicanti, mentre sono misure (già adottate per il terremoto di Umbria e Marche) necessarie e non sufficienti, in un territorio ancora in piena emergenza ora sopratutto occupazionale, con una cassa integrazione cresciuta di oltre il 700% senza prospettive.

L'elenco potrebbe essere molto più lungo, ma di sicuro è sufficiente a spiegare i motivi della manifestazione e del clima antigovernativo che anima la città. Il governo risponde con manganellate su giovani terremotati che vivono ancora nei camper.

Ma ieri anche Bersani è stato contestato sonoramente dai cittadini. Il motivo è semplice: il PD (così come l' IDV) ha taciuto per troppo tempo su L'Aquila e il suo territorio, c'è voluto lo scandalo delle cricche per fargli fare un minimo di opposizione!

Rifondazione Comunista invece ha denunciato da subito l'operazione del duo B&B, lo snaturamento della protezione civile e gli interessi che celava lo stato di emergenza permanente (molto prima che scoppiasse lo scandalo sulla protezione civile), la questione dell'emergenza democratica che si è aperta in questo territorio, l'assenza di una pianificazione reale e di fondi per la ricostruzione mentre si spendono miliardi per spese militari e auto blu; inoltre siamo intervenuti in prima persona nelle tendopoli con i volontari la Brigata di solidarietà attiva, per favorire processi di auto-organizzazione delle comunità locali. E' per questo che noi non siamo mai stati contestati e siamo presenti nei movimenti.

La misura conquistata ieri riguardo le tasse è ancora insufficiente, la richiesta era infatti la restituzione in 10 anni, come abbiamo ottenuto grazie alla mobilitazione, ma al 40%, come avvenuto in Umbria e Marche per favorire la ripresa di quei territori, mentre per noi è ancora totale con un peso gravissimo sul reddito di lavoratori e pensionati. Pertanto la lotta dei terremotati dell'Aquila sarà ancora lunga, c'è bisogno di fondi veri per la ricostruzione, di un piano per il lavoro e di misure di sostegno al reddito come il salario sociale, non di concessioni episodiche e minimali.

Francesco Marola – coordinatore regionale Giovani Comunisti/e

mercoledì 23 giugno 2010

Contro crisi e precarietà, tutti presenti! Venerdì 25 sciopero generale CGIL

I Giovani Comunisti aderiscono allo sciopero generale della CGIL con manifestazione regionale a L'Aquila

La finanziaria padronale del governo Berlusconi fa pagare alla spesa pubblica i costi della crisi causata dalla speculazione finanziaria, attacca i lavoratori pubblici, i precari, la scuola e la ricerca, e accresce ancora di più la disuguaglianza sociale e di classe

Intanto a Pomigliano la FIAT vuole cancellare i diritti conquistati dalle lotte operaie e riconosciuti dalla costituzione, a partire dal diritto di sciopero. Oggi più che mai bisogna stare con la FIOM, che resiste da sola in una battaglia decisiva per tutti i lavoratori italiani

Nel territorio regionale nel solo 2009 si sono persi 25mila posti di lavoro: gli effetti di finanziaria e "riforme" qui saranno ancora più gravi. Finito lo show mediatico di Berlusconi&Bertolaso, L'Aquila e le zone del cratere sismico sono abbandonate nel pieno della crisi sociale e occupazionale; finiti gli affari per le cricche, la ricostruzione è ancora bloccata

I Giovani Comunisti parteciperanno allo sciopero della CGIL per generalizzare la lotta a Governo e Confindustria, per il sostegno al reddito e al lavoro nel territorio aquilano e regionale, per costruire dal basso il movimento di opposizione al berlusconismo e al governo dei padroni

Giovani Comunisti/e Abruzzo